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Biorigenerazione mediante PRP

Biorigenerazione del cuoio capelluto mediante PRP (Plasma Ricco in Piastrine)

Per Alopecia Areata e Alopecia Androgenetica

L’alopecia androgenetica si identifica con una perdita di capelli più o meno accentuata che può colpire il sesso maschile ed il sesso femminile. Tale fenomeno è in genere fisiologico nell’uomo, con una lenta diminuzione della massa capillizia nel tempo ed è dovuto in particolar modo al ruolo degli ormoni androgeni che devitalizzano i bulbi piliferi, causando così una perdita dei corrispondenti capelli, dapprima in genere transitoria ed successivamente definitiva. Quando tale fenomeno è molto intenso in un breve arco di tempo (perdita evidente di capelli persistente per oltre un mese) assume le caratteristiche di una vera e propria forma di patologia, che necessità di terapie specifiche e mirate.

Le terapie fino ad oggi a disposizione cercavano di contrastare il ruolo degli androgeni sia localmente che sistemicamente (lozioni da applicare direttamente sul cuoio capelluto e farmaci da assumere per via orale).

L’alopecia areata è una malattia dei capelli che determina una perdita focale a chiazza (singola o multipla) dei capelli in qualsiasi zona del cuoio capelluto. Tale manifestazione colpisce tutte le età ed entrambi i sessi in egual misura. Pur non essendo ancora chiara la causa di tale patologia, è noto che lo stress gioca un ruolo importante nell’insorgenza di tale patologia. Nella sua forma più avanzata, l’alopecia areata può diventare generalizzata (con la caduta di tutti i capelli) o universale (caduta di tutti i capelli e di tutti i peli corporei).

Le terapie fino ad oggi a disposizione cercavano di immunosopprimere una probabile reazione immunitaria locale (cortisonici) o di creare una infiammazione locale (crioterapia ed altri irritanti topici), con risultati talvolta buoni e talvolta molto deludenti.

Di recente introduzione, il ruolo della medicina rigenerativa sta rapidamente cambiando il modo di approcciare certe patologie. In particolare, è stato ormai chiaramente stabilito che le piastrine (componenti del sangue come i globuli rossi ed i globuli bianchi) sono ricche di diversi fattori di crescita cioe` di sostanze in grado di stimolare ed attivare le funzioni di diverse cellule (fra le altre i fibroblasti della cute che producono le fibre collagene ed elastiche) e di promuovere la crescita e la dilatazione dei vasi sanguigni, con maggior apporto di sangue ai tessuti. Tale effetto è in grado di stimolare la biorigenerazione di varie cellule del nostro corpo, tra cui anche le cellule costituenti i bulbi piliferi.

Attraverso una procedura semplice e poco dolorosa, è possibile quindi iniettare tali cellule nel cuoio capelluto per contrastare gli effetti dell’alopecia androgenetica e dell’alopecia areata senza necessità di trattamenti farmacologici.

Le piastrine ricche di fattori di crescita si ricavano da ogni singolo paziente grazie alla metodica del PRP (Plasma Ricco in Piastrine). Il PRP si ottiene mediante una procedura resa semplice e standardizzata dall’utilizzo di un kit sterile monouso mediante il quale il sangue prelevato dallo stesso individuo da trattare (PRP Autologo) viene introdotto in una provetta sigillata che contiene delle sostanze anticoagulanti. La sua centrifugazione consente di separare le piastrine dalle altre componenti cellulari del sangue (globuli rossi e globuli bianchi). Il prodotto cosi` ottenuto puo` quindi essere iniettato a livello del cuoio capelluto.

Il trattamento con PRP autologo puo` essere eseguito solo in Strutture Sanitarie che abbiano ottenuto una specifica convenzione con il Centro Emotrasfusionale di Aziende Sanitarie Pubbliche, in osservanza alla circolare della Regione Veneto n. 407573/50.08.00 del 27.7.2010. Tale convenzione prevede la rigorosa osservanza di un protocollo operativo e la compilazione di specifiche schede cliniche dedicate a ciascun paziente per consentire il costante controllo della produzione e dell’utilizzo degli emoderivati.

In occasione di ciascuna seduta ambulatoriale, la cui esecuzione richiede circa 20-30 minuti, la sequenza del procedimento e` la seguente:

-Prelievo di 10-20 cc di sangue e preparazione del PRP mediante centrifugazione in apposite provette, concentrazione ed attivazione delle piastrine

-Disinfezione e raffreddamento della superficie cutanea da trattare

-Eventuale anestesia locale mediante esecuzioni di alcune iniezioni con ago sottile in corrispondenza della fronte e della regione occipitale

-Ripetute iniezioni del prodotto mediante ago sottile nello spessore del cuoio capelluto

Il protocollo terapeutico varia secondo la patologia. Generalmente, si programmano alcune sedute di PRP distanziate di 2-3 mesi l’una dall’altra e si valutano nel tempo i risultati, che appaiono apprezzabili anche dopo due sole sedute e tendono a mantenersi a lungo. In altri casi si possono considerare anche tre trattamenti distanziati di circa un mese. A distanza di sei mesi viene eseguito un ulteriore trattamento ed in seguito un trattamento all’anno. Tale diversa indicazione viene stabilita in base alla situazione clinica di ciascun paziente.

Come in molte procedure mediche,  i risultati migliori si ottengono nelle fasi iniziali delle patologie tricologiche, quando i follicoli non sono ancora andati incontro ad atrofia. Studi clinici rigorosi condotti in Italia e all’estero hanno dimostrato l’efficacia del PRP nel trattamento dell’alopecia androgenetica e nell’alopecia areata sia maschile che femminile. Il PRP si e` rivelato utile anche nella prevenzione dell’alopecia cicatriziale secondaria a malattie infiammatorie croniche del capillizio come il lupus eritematoso discoide e il lichen plano-pilaris; nei pazienti sottoposti ad autotrapianto di capelli, nei quali migliora l’attecchimento dei capelli trapiantati e la cicatrizzazione delle aree donatrici e infine in alcuni casi di alopecia areata in chiazze. L’entita` e la durata del risultato nelle sedi di trattamento sono variabili e determinate oltre che dalle scelte attuate dal Medico, da diversi fattori quali le caratteristiche del cuoio capelluto, le condizioni fisiche generali del paziente, le sue abitudini di vita, le influenze ormonali. Vi sono dunque, come per qualsiasi altro trattamento medico-chirurgico, risposte individuali, piu` o meno significative, all’utilizzo del PRP.

L’utilizzo del PRP nell’alopecia androgenetica e nell’alopecia areata rappresenta dunque una interessante alternativa ai convenzionali trattamenti e, data la sua pressochè assenza di effetti collaterali, la facilità di esecuzione ed efficacia, tale alternativa terapeutica deve essere attentamente valutata da tutti i pazienti che soffrono di caduta patologica di capelli.

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